Una scelta in Comune

Ultimo agg. Aprile 2023
donazione organi

Donare gli organi: una scelta in Comune

Il programma "Donare gli organi: una scelta in Comune" intende promuovere e facilitare la raccolta dell'espressione della volontà dei cittadini in merito alla donazione di organi e tessuti, stimolando l'attenzione su questo tema così importante e delicato e favorendo l'espressione dello spirito di responsabilità, solidarietà e generosità.

Ogni cittadino maggiorenne potrà dichiarare la propria volontà di donare organi e tessuti anche in Comune, al momento del rinnovo o del primo rilascio della carta d'identità elettronica.

Gli addetti dell'Ufficio Anagrafe offriranno la possibilità di esprimere la propria volontà con la sottoscrizione di un modulo.

  • Se il cittadino esprime la sua volontà (sia essa positiva o negativa) restituendo il modulo compilato, questa verrà inserita nel SIT (Sistema Informativo Trapianti) presso l'Istituto Superiore di Sanità.
  • Se il cittadino ritiene di non esprimere alcuna volontà (non accetta il modulo o non lo rende) non verrà registrato nulla.

È sempre possibile modificare la propria volontà: in questo caso il cittadino si dovrà recare presso l'ASST Lariana oppure - limitatamente al momento di rinnovo del documento di identità - potrà farlo anche presso il Comune, ricompilando l'apposito modulo.

Al di fuori del programma "Donare gli organi: una scelta in Comune" la dichiarazione di volontà può essere resa presso tutti gli sportelli di Scelta e Revoca dell'ASST Lariana e presso l'associazione AIDO.

Perché è importante esprimere la propria volontà:

In Italia si eseguono oltre 3000 trapianti ogni anno, ma i pazienti in lista d'attesa sono quasi 9.000.

Scegliere di donare significa compiere un gesto di solidarietà e avere la possibilità di salvare delle vite.

L'espressione di una volontà positiva (consenso) alla donazione rende possibile il prelievo e quindi il trapianto, che è la migliore se non l'unica cura disponibile in molte malattie.

L'espressione di una volontà negativa (opposizione) alla donazione rende invece impossibile il prelievo e quindi il trapianto.

Dichiarare la propria volontà è un diritto, e consente di scegliere in prima persona, sollevando i familiari dalla responsabilità di dover decidere per le persone care che sono mancate. Se infatti non vi è stata una esplicita manifestazione di volontà in vita, la decisione sulla donazione dopo la morte è affidata ai familiari, in un momento particolarmente triste e drammatico, quando non è facile prendere decisioni delicate e condivise.