22/01/2025
Parkinson: avviati i primi trattamenti con la terapia di combinazione a base di foslevodopa/foscarbidopa. Si somministra in infusione sottocutanea

All’ospedale Sant’Anna, il Centro Parkinson e Disturbi del Movimento di Asst Lariana nel mese di dicembre ha iniziato i primi trattamenti con la terapia di combinazione a base di foslevodopa/foscarbidopa, un farmaco di recente introduzione in Italia, che viene somministrato in infusione sottocutanea.

“La malattia di Parkinson è una patologia neurodegenerativa caratterizzata dalla variabile compresenza di tremore a riposo, rallentamento nei movimenti e rigidità muscolare, sintomi che rispondono bene alla somministrazione orale di Levodopa - sottolinea il dottor Giampiero Grampa, primario della Neurologia nonché direttore del Dipartimento Gestionale di Neuroscienze di Asst Lariana - Tuttavia, nelle fasi avanzate della malattia, le oscillazioni delle concentrazioni plasmatiche di Levodopa e l’avanzamento della denervazione a livello di strutture cerebrali note come “gangli della base”, possono causare le cosiddette “fluttuazioni motorie”, ovvero blocchi motori (peggioramento dei sintomi con irrigidimento, freezing del cammino, aumento del rischio di caduta) e/o discinesie (movimenti involontari eccessivi degli arti e/o del tronco, che disturbano l’esecuzione di movimenti volontari)”.

Da poco meno di un anno è disponibile, anche in Italia, un’innovativa terapia di infusione sottocutanea a base di foslevodopa/foscarbidopa, che consente una somministrazione continua, garantendo un controllo stabile dei sintomi della malattia di Parkinson, anche nella fase del riposo notturno. La somministrazione del farmaco avviene grazie ad una piccola cannula inserita nel sottocute, collegata ad una pompa di infusione che può essere regolata secondo differenti velocità di infusione, a seconda delle esigenze del singolo paziente. “Abbiamo posizionato il primo dispositivo nel mese di dicembre - spiega la dottoressa Federica Arienti, neurologa - e abbiamo riscontrato un ottimo controllo dei sintomi nella paziente, garantendone una migliore qualità di vita e una maggiore autonomia nelle attività di vita quotidiana”. 

Ad oggi i pazienti in trattamento con questa nuova metodologia sono due e un terzo paziente è in fase di valutazione. “I pazienti eligibili sono quelli con malattia di Parkinson avanzata e fluttuazioni motorie - conclude la dottoressa Arienti - La scelta è fatta sulla base di criteri clinici che vengono valutati in sede di visita”. 

Il gruppo di medici che lavora al Centro Parkinson e Disturbi del Movimento di Asst Lariana all’ospedale Sant’Anna è composto dal dottor Grampa, dalla dottoressa Arienti, dal dottor Alberto Sampietro, dalla dottoressa Laura Pierguidi e dal dottor Luca Perini.

(Nella foto, da sinistra Laura Pierguidi, Giulia Del Bono (case manager della Neurologia), Mafalda Iorio (coordinatrice infermieristica della Neurologia), Giampiero Grampa, Alberto Sampietro, Federica Arienti, Luca Perini)