Azienda Socio Sanitaria Territoriale Lariana
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Pillole di Salute - Prevenzione al femminile
Ormoni e salute femminile
La prima mestruazione segna l'ingresso nell'età fertile della donna. Così inizia una lunga stagione della vita della donna durante la quale gli ormoni sessuali, ovvero gli estrogeni e il progesterone, giocano un ruolo cruciale.
Essi infatti interagiscono con cervello, cuore, ossa, apparato uro-genitale, pelle, intestino, sistema immunitario e vanno a influenzare soprattutto l'umore, il ritmo sonno-veglia e la memoria.
Periodi particolari, nell'ambito della stagione fertile, sono la gravidanza e il postpartum, connotati da specifiche oscillazioni ormonali.
Con la menopausa, la perdita degli estrogeni comporta una maggior vulnerabilità, segnando il passo di un periodo di transizione che deve essere attenzionato in ottica preventiva nella prospettiva di un invecchiamento attivo e in salute.
Tra i disturbi più frequenti in questo periodo della vita della donna: vampate di calore, irritabilità, depressione, disturbi del sonno, scarsa concentrazione, dolori osteoarticolari, sintomi genito-urinari, calo del desiderio sessuale, ma anche alterazioni metaboliche che possono incrementare i fattori di rischio verso patologie croniche come l'osteoporosi, il diabete e le malattie cardiovascolari.
Avere figli è più difficile per la donna in sovrappeso o obesa?
E' vero, le donne in sovrappeso o obese hanno più difficoltà ad avere figli e meno possibilità di gravidanze a buon fine.
I rischi connessi a una gravidanza in una donna con obesità sono molteplici:
- ipertensione arteriosa;
- diabete gestazionale con danni a livello della placenta e quindi un'alterata nutrizione del feto, che può crescere poco o troppo con conseguenti problemi al momento della nascita;
- la necessità di ricorrere più frequentemente al taglio cesareo e all'assistenza neonatale.
E' necessario cercare di ridurre il peso corporeo e quando possibile normalizzarlo prima di intraprendere una gravidanza.
Servono:
- una alimentazione equilibrata;
- attività fisica;
- quando necessario trattamenti farmacologici mirati sotto controllo medico, da sospendere prima di rimanere incinta;
- solo in casi di obesità grave trattamenti di chirurgia bariatrica, dopo i quali bisognerà aspettare almeno un anno prima di intraprendere una gravidanza.
Le disfunzioni della tiroide in gravidanza: come evitarle?
La tiroide è una ghiandola endocrina alla base del collo: produce un ormone che regola numerose funzioni del metabolismo. Le patologie di questa ghiandola possono influenzare negativamente il decorso della gravidanza se non opportunamente diagnosticate e trattate.
Tra le patologie c'è l'ipotiroidismo, ovvero quando la ghiandola non produce ormoni tiroidei a sufficienza. Può comportare, durante una gravidanza:
- un'aumentata incidenza di aborto spontaneo;
- parto pre-termine;
- perdita del feto dopo la 22esima settimana di gestazione;
- ipertensione gestazionale;
- pre-eclampsia;
- basso peso del neonato alla nascita;
- possibili problemi intellettivi nel nascituro.
Al contrario, l'ipertiroidismo, cioè quando la ghiandola funziona in eccesso, può comportare effetti come:
- una maggiore probabilità di aborto;
- problemi cardiovascolari;
- aumento del rischio di morte perinatale.
Spesso le patologie tiroidee restano latenti e possono manifestarsi proprio nel corso di una gravidanza. Per questo è sempre opportuno per le donne in età fertile o che abbiano in programma una gravidanza, rivolgersi al medico di medicina generale o al ginecologo per sottoporsi a esami specifici di controllo.