Per il paziente oncologico

guida per gli operatori
"ACCOMPAGNARE IL PAZIENTE
NEL PERCORSO ONCOLOGICO"

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1 – Informazioni


Chiediamo al medico tutte le informazioni relative al tipo di tumore e al percorso da affrontare utilizzando, anche, la lista di domande, predisposta dall'azienda sanitaria.

2 – Coinvolgimento dei familiari - consenso informato -  supporto psicologico


Manifestiamo chiaramente la volontà/diritto di non sapere e di coinvolgere o meno i familiari, in particolare nel momento in cui decidiamo il nostro percorso di cura.
Leggiamo attentamente le informazioni contenute nel consenso informato.
Se lo riteniamo utile chiediamo copia del consenso, dei referti e della cartella clinica.
Chiediamo, se ne sentiamo il bisogno, un supporto psicologico in qualsiasi fase del trattamento.

3 – Consulti con altri specialisti


Possiamo chiedere il parere di altri specialisti, anche di strutture sanitarie diverse, in qualsiasi momento. Il medico referente rilascerà, allo scopo, una relazione clinica dettagliata.

4 – Coinvolgimento Medico di Medicina Generale


Chiediamo al nostro medico curante di aiutarci, consigliarci e sostenerci nelle decisioni per la scelta dello specialista e delle strutture sanitarie che ci prenderanno in carico.

5 – Farmaci - allergie - sintomatologie


Ricordiamoci di segnalare al medico referente eventuali malattie concomitanti e le relative terapie farmacologiche nonché le allergie a farmaci, fornendo un elenco scritto dei medicinali che eventualmente stiamo assumendo, includendo prodotti omeopatici e di erboristeria.
Ricordiamoci anche di segnalare qualsiasi sintomo che avvertiamo nel corso delle terapie,  in modo da favorire un immediato intervento da parte dei sanitari.

6 – Reperibilità del referente


È importante conoscere i numeri telefonici e gli orari per contattare il personale sanitario di riferimento: l'oncologo o l'eventuale sostituto, la segreteria, l'infermiere, lo psicologo, qualora fossimo in trattamento psicoterapico.

7 – Piano di trattamento


Chiediamo, all'équipe assistenziale, informazioni sul piano di trattamento, la sua durata, i farmaci utilizzati, gli effetti collaterali, come gestirli e in che modo questi influenzeranno la nostra vita quotidiana.
Chiediamo, in caso di dolore, come affrontarlo e gestirlo nelle sue diverse fasi e, qualora fosse necessario, il collegamento con i  centri di terapia del dolore.

8 – Team dei medici che parteciperanno alle cure


Chiediamo di conoscere l'équipe dei medici che parteciperanno alle cure e come collaboreranno, oltre che i tempi e i luoghi in cui queste si svolgeranno. Se in fase di diagnosi sono necessari specifici accorgimenti a cui il paziente deve attenersi, chiediamo all'équipe di comunicarli con utile anticipo. Se nel percorso di cura è prevista la chirurgia,  chiediamo informazioni su come verrà gestita la fase operatoria.

9 – Partecipazione attiva del paziente


Collaborare alle attività di promozione della sicurezza. Per migliorare la sicurezza ed adottare idonee misure, è utile apprendere dall'esperienza. È estremamente importante, quindi, analizzare gli eventi accaduti, identificando le cause e gli ambiti su cui intervenire. A tal fine, è essenziale segnalare (utilizzando gli appositi moduli) gli eventi evitati (quasi eventi) e gli eventi avversi, nonché partecipare agli audit e collaborare alle indagini sugli eventi accaduti.

Possiamo controllare, per ogni ciclo chemioterapico, insieme all'infermiere, ciascun farmaco inserito nello schema di terapia per  verificarne la denominazione corretta, il tempo di infusione, la quantità predisposta per la somministrazione. In caso di intervento chirurgico, chiediamo all'operatore di contrassegnare la zona dove interverrà.

10 – Tutela dei diritti del paziente


Chiediamo indicazioni scritte riguardanti le tutele del paziente oncologico in ambito:

  • sanitario: esenzione ticket - Protesi, presidi ed ausili personalizzati;
  • assistenziale : invalidità civile - legge 104/1992 stato di handicap;
  • lavorativo e previdenziale : congedi lavorativi - pensione e assegno;
  • socio-assistenziale: contrassegno di libera circolazione e sosta;

In ogni caso, per conoscere i propri diritti e le relative procedure è bene rivolgersi al proprio patronato di fiducia.