Azienda Socio Sanitaria Territoriale Lariana
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All’ospedale Sant’Anna, nelle scorse settimane, sono stati eseguiti i primi trattamenti contro il mal di schiena cronico ricorrendo a un’innovativa tecnica mini-invasiva.
Gli interventi sono stati effettuati dal dottor Lorenzo Moramarco, primario della Radiologia e dal dottor Davide Fior, responsabile della Radiologia interventistica, gettando le basi per un progetto dedicato al trattamento multidisciplinare del mal di schiena cronico che Asst Lariana sta sviluppando. Il gruppo di lavoro, insieme ai radiologi, vede la partecipazione del dottor Silvio Bellocchi, primario della Neurochirurgia, del dottor Andrea Lombardo, primario di Anestesia e Rianimazione e del dottor Carlo Biundo, responsabile della Terapia del dolore e Parto analgesia.
I pazienti trattati soffrivano di una lombalgia cronica provocata da una degenerazione dei dischi della colonna vertebrale con conseguente infiammazione dei corpi vertebrali adiacenti. Da qui il ricorso ad una tecnica mini-invasiva, ossia l’ablazione del nervo basivertebrale. Il trattamento ha una durata compresa tra i 35 e i 60 minuti, viene eseguito in sedazione e con dimissione in giornata (Day Hospital).
“Le più recenti ricerche sulle cause del mal di schiena - osserva il dottor Lorenzo Moramarco -hanno portato alla scoperta di un meccanismo fisiopatologico che coinvolge la superficie articolare della vertebra ed, indirettamente, il nervo basivertebrale. L’infiammazione cronica, infatti, provoca prima un edema del corpo vertebrale e successivamente una degenerazione adiposa, ben identificabili con la risonanza magnetica come alterazioni di tipo Modic. L’intervento consiste nel posizionare al centro della vertebra patologica una sonda che, tramite un impulso a radiofrequenza, genera del calore che neutralizza le fibre del nervo, riducendo così in maniera duratura lo stimolo doloroso”.
“Si tratta di pazienti che devono rispondere a una precisa selezione clinica e per questo è fondamentale il lavoro di èquipe multidisciplinare che stiamo sviluppando insieme ai colleghi - sottolinea il dottor Davide Fior - Questo ci consente di avere una visione a 360 gradi della patologia e di optare per il miglior trattamento per il paziente. L’obiettivo è offrire un percorso diagnostico-terapeutico completo ed integrato tra i vari specialisti per il trattamento del dolore cronico degenerativo muscolo-scheletrico”.