15/05/2024
Eseguita una colecistoduodenostomia senza trattamento chirurgico ricorrendo al posizionamento di una protesi-stent

E’ stata eseguita per la prima volta nelle scorse settimane una colecistoduodenostomia per via endoscopica mini-invasiva senza trattamento chirurgico e ricorrendo al posizionamento di una protesi-stent. L’intervento è stato eseguito all’ospedale Sant’Anna dalla struttura di Gastroenterologia Generale e Multimodale, diretta dal dottor Gian Marco Idèo, nell’ambito delle attività di Ecoendoscopia diagnostica ed interventistica il cui referente è il dottor Gianni Mezzi.

“L’indicazione a questa procedura è rivolta a pazienti con specifiche severe condizioni cliniche, in alternativa al trattamento chirurgico, se vi sono rischi troppo elevati, legati sia all’intervento stesso che all’anestesia - spiega il dottor Mezzi -  La scelta viene effettuata sulla base di indicazioni cliniche specifiche e di linee guida internazionali. L’obiettivo, in questo caso, era orientato allo svuotamento di una colecisti idropica ad alto rischio di complicanze in un caso clinico particolarmente complesso. Tali trattamenti, inoltre, riducono i giorni di degenza, favorendo una dimissione del paziente in tempi più rapidi”.

Il drenaggio della colecisti è stato effettuato grazie al posizionamento di un innovativo stent (protesi) rilasciato dall’endoscopista tra il duodeno e la cistifellea in modo da ottenere un effetto di decompressione immediata. “Abbiamo utilizzato un piccolo stent metallico auto-espansibile, rivestito in silicone - prosegue Mezzi - e lo abbiamo impiantato tra la parete gastrica e la colecisti, per creare il collegamento necessario alla fuoriuscita di bile, liquidi e/o materiale infetto. Così, inoltre, si evita il disagio di drenaggi cutanei esterni”. La procedura, come detto, è stata effettuata dall’Ecoendoscopia diagnostica ed interventistica. La stessa équipe, utilizzando la medesima metodica, ha effettuato nel corso di quest’anno i primi drenaggi ecoendoscopici di pseudocisti pancreatiche.

“Abbiamo avuto la lungimiranza di investire in questo settore molto tecnologico e specialistico - sottolinea il primario della Gastroenterologia generale e multimodale il dottor Gian Marco Idèo - Grazie a questa vision è stato possibile istituire in questo campo oltre all’ecoendoscopia diagnostica ed interventistica anche la cosiddetta “Endoscopia ibrida (Ibrid Endoscopy)” caratterizzata da una integrazione tra l’ecoendoscopia interventistica e l’endoscopia operativa del settore bilio-pancreatico. Ringrazio i due referenti, il dottor Gianni Santo Mezzi e il dottor Cristian Vailati, due professionisti di alto profilo il cui arrivo ha consentito di implementare e specializzare la nostra attività”.