15/11/2024
Giornata della Prematurità: “Fondamentali i follow up dei piccoli pazienti almeno fino a sei anni di vita”

Domenica 17 novembre ricorre la sedicesima Giornata mondiale della Prematurità, dedicata ai bimbi che nascono prima della 37esima settimana di gestazione e di cui in Asst Lariana si occupano i medici e gli infermieri della Terapia intensiva neonatale, diretta dal dottor Mario Barbarini e classificata come centro di riferimento provinciale. 

Per questa data, il reparto si tingerà di viola, colore identificativo della ricorrenza, grazie all’attività di Pro Tin Odv, associazione genitori bambini pretermine e con gravi patologie alla nascita, un'organizzazione di volontariato no profit che opera al Sant'Anna ed è impegnata attivamente nell'ascolto e nel sostegno delle famiglie dei piccoli nati prematuri e di cui è referente Francesca Ubbizzoni. Inoltre il sodalizio si è attivato, ancora una volta, per organizzare attività per raccogliere fondi a sostegno del reparto. 

Domenica, 17 novembre, si terrà quindi l’appuntamento “Il mio cuore batte con il tuo - Storie di cura, condivisione e coraggio”, un pomeriggio di testimonianze di genitori che hanno avuto figli nati prematuri che andrà in scena dalle 15 alle scuole di San Fermo della Battaglia (via Lancini 6). Inoltre, nella hall dell’ospedale Sant’Anna, il 15 novembre sarà presente un banchetto dalle 9 alle 18 dove sarà possibile acquistare gadget tramite offerta libera.

La Giornata della Prematurità ideata nel 2008 da EFCNI (European Foundation for the Care of Newborn Infants), ha l’obiettivo di richiamare l’attenzione sul tema della prematurità e di sottolineare l’importanza della prevenzione dei fattori di rischio che possono favorire la nascita prima del termine.

I neonati pretermine 

In Italia i neonati pretermine rappresentano l’8% delle nascite (dati della Società italiana di Neonatologia). Si tratta di bambini nati prima della 37esima settimana di gestazione che, fin dai primi istanti, hanno bisogno di cure specifiche, talvolta intensive, indispensabili per sopperire alla immaturità degli organi e gli apparati. In particolare, l’assistenza e le cure per garantire la sopravvivenza e per ridurre le possibili disabilità future sono fondamentali per i neonati più piccoli, chiamati "molto pretermine" o "estremamente pretermine" (rispettivamente sotto la 32 e la 28esima settimana di gestazione). La percentuale di mortalità nei prematuri di peso inferiore a 1500 grammi è passata in quarant’anni dal 70 al 15%.

L’offerta di Asst Lariana 

Nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale Sant’Anna sono ricoverati neonati prematuri o con gravi patologie, bambini che necessitano di una stretta sorveglianza clinica e di interventi sanitari complessi. L’accesso ai genitori è consentito 24 ore su 24.  

“In media ogni anno sono tra 200 e 250 i bimbi che ricoveriamo in reparto all’ospedale Sant’Anna - spiega il primario Mario Barbarini - Sotto il chilo e mezzo in un anno accogliamo tra i 30 e i 40 bimbi. Poi ci sono anche quei neonati che necessitano di ventilazione e che sono circa cento all’anno. Un’offerta che siamo riusciti a confermare anche quest’anno, malgrado il trasloco per i due mesi di lavori volti all’ampliamento del reparto”. 

E aggiunge: “Seguire tutta la famiglia in fase di ricovero, ma anche successivamente dopo la dimissione dalla TIN è fondamentale per monitorare la salute di questi piccoli pazienti, il cui follow-up deve essere esteso almeno fino ai sei anni di vita. Gli esiti clinici a medio e lungo termine e l’efficacia di nuovi approcci terapeutico-assistenziali quale percorso indispensabile di cura, rappresentano i principali obiettivi dei programmi di follow-up e da sempre sono parte integrante dell’assistenza dei neonati prematuri”.

L’ampliamento del reparto 

La TIN è stata oggetto in questi mesi di lavori di ristrutturazione e ampliamento per un investimento totale di oltre 1 milione e 200mila euro, tra interventi edili e dotazione tecnologica.  I lavori hanno permesso, tra l’altro, di aumentare i posti letto: da 6 a 8 quelli di Terapia Intensiva Neonatale e da 9 a 12 quelli della Terapia sub-intensiva neonatale, ossia l’area dove vengono trasferiti i neonati dopo un ricovero in Terapia intensiva. I lavori sono terminati e, una volta concluse le procedure amministrative, la TIN potrà contare su 20 posti letto complessivi.