Azienda Socio Sanitaria Territoriale Lariana
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Nell’immaginario collettivo la malattia di Parkinson coincide con il tremore che colpisce soprattutto una mano del paziente. Tra gli altri sintomi significativi per la diagnosi di questa patologia ci sono la lentezza dei movimenti, la rigidità muscolare e l’instabilità posturale. Soffrire di Parkinson, con l’avanzare della malattia, significa avere dolore, problemi motori generali con perdita della stabilità, fino a subire frequenti cadute.
Di questo e molto altro i neurologi dell'Ambulatorio Disturbi del Movimento - Parkinson di Asst Lariana parleranno sabato 30 novembre all’incontro con la cittadinanza che si terrà nella sala convegni Teresa Rimoldi (piano rialzato del monoblocco) della Casa di Comunità Napoleona a Como dalle 10 alle 12. L’evento, patrocinato da Fondazione Limpe, è organizzato nell’ambito della Giornata nazionale Parkinson che ricorre in questa data.
Gli specialisti neurologi, Federica Arienti e Luca Perini, dopo una breve introduzione alla patologia, parleranno di nuove terapie avanzate con un focus sul trattamento sottocute. Nel corso della mattinata prenderanno la parola inoltre alcuni pazienti coinvolti in sperimentazioni cliniche e terapie innovative. A seguire le logopediste Laura Martinelli e Federica Bianchi parleranno delle problematiche dell’alimentazione e della disfagia nei malati di Parkinson. Ci sarà spazio per la discussione ed eventuali domande del pubblico, oltre che per l’intervento della maestra di Nordic Walking ACSI Federica Paracchini che sottolineerà l’importanza del movimento nei pazienti con una diagnosi di Parkinson.
“Dopo l’Alzheimer, il Parkinson è la malattia neurodegenerativa più diffusa - spiega Giampiero Grampa, primario della Neurologia di Asst Lariana - E’ causata dalla progressiva morte delle cellule nervose (neuroni) situate nella cosiddetta “sostanza nera”, una piccola zona del cervello che, attraverso il neurotrasmettitore dopamina, controlla i movimenti di tutto il corpo. Sebbene le cause di questa patologia non siano ancora del tutto chiare, è ormai accettata l’ipotesi di un’origine multifattoriale della malattia, in cui interagiscono componenti ambientali e genetiche”.
Secondo i dati più recenti (fonte Fondazione Limpe) la malattia colpisce circa il 3 per mille della popolazione generale e circa l’1% di quella sopra i 65 anni. In Italia i malati di Parkinson sono circa 300mila, per lo più maschi (1,5 volte in più), con età d’esordio compresa fra i 59 e i 62 anni.