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Disturbi infiammatori (IBD)
Le malattie infiammatorie croniche intestinali
Le malattie infiammatorie croniche intestinali (malattia di Crohn e rettocolite ulcerosa) note anche con l'acronimo anglosassone IBD (Inflammatory Bowel Disease) sono patologie croniche caratterizzate da fasi cliniche di stabilità alternate a periodi di riaccensione. Le IBD, maggiormente rappresentate nei giovani, possono essere diagnosticate a qualunque età e la loro incidenza appare in costante aumento.
Le cause non sono completamente conosciute: su una predisposizione genetica intervengono fattori esterni quali infezioni, ambiente, stress, "stile di vita occidentale" e microbioma intestinale.
Clinicamente le IBD si presentano con diarrea a carattere d'urgenza, spesso con sangue, dolore addominale, sintomi notturni, febbre, stanchezza e calo ponderale. Le differenze sintomatologiche sono legate alla localizzazione: la malattia di Crohn può colpire qualsiasi tratto del tubo digerente (prevalentemente piccolo e grosso intestino); nella rettocolite ulcerosa è solamente il colon l'organo coinvolto. La diagnosi sospettata su base clinica, laboratoristica ed ecografica, viene confermata con l'esecuzione della colonscopia con biopsie.
Possono essere presenti anche manifestazioni extraintestinali (reumatologiche, epatiche, oculari e dermatologiche) che rendono necessario un approccio multidisciplinare. Inoltre, visto l'impatto psicologico di una diagnosi di malattia cronica è importante il supporto psicologico, specialistico ove possibile, instaurando un rapporto di fiducia medico-paziente.
L'assunzione di farmaci è "a vita" con una strategia terapeutica che si pone obiettivi a lungo termine e non solo il controllo dei sintomi. Per quanto i pazienti affetti da forme lievi possano ancora giovarsi di terapie "convenzionali" (mesalazina, steroidi, azatioprina), con l'avvento dei farmaci biologici (biotecnologici : ottenuti mediante processi di ingegneria genetica) si è assistito ad una vera e propria rivoluzione terapeutica: nella maggior parte dei casi si può ottenere il ripristino dell'integrità della mucosa intestinale con conseguente riduzione delle ospedalizzazioni, degli interventi chirurgici e con il miglioramento di qualità della vita. Visto il carattere progressivo delle IBD il trattamento deve essere intrapreso precocemente per controllare le ricadute, prevenire le complicanze e garantire al paziente il benessere generale.
L'infiammazione cronica e protratta della mucosa del colon è fattore predisponente al carcinoma del colon-retto. Dopo una decina d'anni dall'esordio i pazienti con IBD colica devono venire inseriti in un programma endoscopico di prevenzione.
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